La depressione stagionale esiste davvero?
Sì, il disturbo affettivo stagionale è una forma di depressione nota anche come depressione stagionale o depressione invernale. Gli inglesi la chiamano SAD (unendo le iniziali di Seasonal Affective Disorder), giocando sul significato di “sad”, “triste”. Nella depressione stagionale, i cambiamenti di umore si verificano durante i mesi autunnali e invernali quando c’è meno luce solare e di solito migliorano con l’arrivo della primavera. Nel nostro emisfero, i mesi più difficili per le persone con SAD tendono ad essere dicembre, gennaio e febbraio.
La SAD è stata collegata ad uno squilibrio biochimico nel cervello causato da ore diurne più brevi e meno luce solare in inverno. Man mano che le stagioni cambiano, le persone sperimentano uno spostamento dell’orologio biologico interno e del ritmo circadiano che può far sì che non siano al passo con il programma giornaliero. Infatti questa sindrome è più comune nei paesi lontani dall’equatore come l’Italia, dove ci sono meno ore di luce durante l’inverno.
La depressione stagionale, però, è più di una semplice malinconia invernale: i sintomi possono essere dolorosi e opprimenti ed interferire con il funzionamento quotidiano. Includono affaticamento, sonno eccessivo, aumento di peso associato al desiderio di carboidrati, umore depresso, irrequietezza, perdita di interesse nelle attività una volta ritenute soddisfacenti e difficoltà a concentrarsi o a prendere decisioni.
La buona notizia è che la SAD può essere efficacemente trattata in diversi modi, tramite la terapia della luce, la psicoterapia cognitivo-comportamentale e se i sintomi sono importanti anche con un aiuto farmacologico.
La terapia della luce consiste nell’utilizzo di una particolare lampada che emette una luce molto intensa e filtra i raggi ultravioletti, può essere usata semplicemente a casa, di solito con applicazioni di 20 minuti o più al giorno, al mattino, per tutta la durata dell’inverno. La maggior parte delle persone trae molti benefici dalla terapia della luce entro una o due settimane dall’inizio del trattamento. A causa del ritorno dei sintomi nel tardo autunno, alcune persone possono iniziare la terapia della luce ad ottobre. Per alcune persone, una maggiore esposizione alla luce solare, come ad esempio passare il tempo fuori o organizzare la casa e l’ufficio in modo da essere rivolti verso una finestra durante il giorno, può aiutare. Anche svolgere esercizio fisico regolare, mangiare sano, dormire a sufficienza e rimanere attivi e connessi (partecipare ad attività di gruppo e stare assieme a amici e familiari) sono tutte strategie che possono aiutare le terapie a funzionare meglio e più velocemente.
Se ritieni di avere i sintomi della SAD, cerca l’aiuto di uno specialista. Proprio come in altre forme di depressione, è importante assicurarsi che non vi siano delle condizioni mediche che causano i sintomi. Inoltre, la depressione stagionale può essere scambiata per ipotiroidismo, ipoglicemia, mononucleosi e altre infezioni virali, quindi è fondamentale una corretta valutazione. Un professionista della salute mentale può diagnosticare il disturbo affettivo stagionale e discutere le opzioni terapeutiche. Con il giusto trattamento, la SAD è una condizione perfettamente superabile.
Dott.ssa Roberta Salvato
Psichiatra e Psicoterapeuta
Esperta disturbi del sonno