Sempre più frequentemente l’alimentazione inadeguata scatena ridotta tolleranza agli alimenti (intolleranza), che si manifesta con disturbi come:
- gonfiore addominale
- emicrania
- stipsi
- dermatiti
- cefalee ricorrenti
- asma
- bronchiti ricorrenti
- fatica cronica
- ecc.
Il problema ad oggi è spesso sottovalutato e poco conosciuto, l’uso di test diagnostici di non comprovato valore scientifico e l’adozione di diete “miracolose” spesso portano i Pazienti ad adottare comportamenti confusi e/o dannosi.
La parte più complessa del percorso è la determinazione degli alimenti non tollerati che si raggiunge con un’accurata anamnesi alimentare e comportamentale talora supportata da test diagnostici.
La conferma dell’intolleranza deve seguire un percorso che aiuti nel recupero della tolleranza e che permetta al paziente di imparare a costruirsi un’alimentazione equilibrata consapevole dei limiti evidenziati.